L’invoice trading è un innovativo metodo di finanziamento alternativo rispetto al canale bancario e consiste nello scambio di fatture, in genere tramite portali web.
L’azienda carica direttamente sul portale le fatture che vuole cedere, mettendole a disposizione di chi vuole investire liquidità per “acquistare” queste fatture.
La maggioranza delle piattaforme di invoice trading utilizza la forma del pro soluto. In questo modo l’azienda che cede il credito si libera del rischio finanziario, di fatto incassa quella fattura a tutti gli effetti.
Gli attori coinvolti in questa operazione sono quindi:
L'azienda detta cedente che sceglie quali fatture cedere;
L'investitore o cessionario che si aggiudica le fatture tramite un’asta e anticipa il loro saldo al netto della sua remunerazione;
La piattaforma digitale specializzata nell’offerta di questo tipo di servizio.
Normativa di riferimento
L'invoice trading è regolamentato dalla normativa sulla cessione dei crediti che vengono disciplinati negli articoli 1260 e seguenti del Codice Civile.
La differenza tra invoice trading e anticipo fatture. Nell’anticipo fatture, la banca valuta il merito creditizio dell’azienda cliente, quella che emette la fattura; mentre l’invoice trading pro soluto valuta la solidità del debitore, cioè dell’azienda che deve pagare la fattura.
I principali vantaggi che offre questa modalità di finanziamento alternativo sono:
-ottenimento di liquidità pressoché immediata senza la necessità di sottoscrivere finanziamenti;
-costi potenzialmente inferiori rispetto a quelli da corrispondere per ottenere un finanziamento tradizionale. Quelli da tenere in considerazione sono i costi della piattaforma e una commissione a remunerazione degli investitori (1%-2% del valore della fattura);
-aumento del cash flow generato dalla smobilitazione dei crediti;
-nessuna segnalazione alla Centrale Rischi della Banca D'Italia;
-flessibilità, il cedente può scegliere in autonomia quante e quali fatture cedere.
-le fatture cedute non sono più iscritte in bilancio come credito, ma diventano liquidità di cassa.
Si fallisce per cassa non per competenza !
Francesco Cacchiarelli economista di impresa
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999