La nozione di grande evento crea turbative del mercato che si traducono in una sistematica alterazione della libera concorrenza. Dal punto di vista economico, infatti, gli interventi emergenziali attuati in forza di ordinanze in deroga costituiscono, come è stato riscontrato, canali privilegiati per affidamenti – anche di notevole importo – spesso svincolati non solo dal rispetto delle ordinarie regole procedurali, ma anche da ogni controllo, preventivo, in itinere ed ex post.
In un simile scenario vi è il serio pericolo di rendere il sistema di mercato non più coerente con il principio di parità di trattamento degli operatori del settore, con tutte le gravissime conseguenze che ciò comporta sia in termini di malcontento degli operatori che di perdite economiche e maggiore spesa.
In questo senso, risulta notevolmente significativo un passaggio dell’Atto di segnalazione dell’AVCP del 16 giugno 2010 nel quale l’Autorità indipendente prospetta – con l’obiettivo di rispettare i principi di trasparenza e concorrenza nelle situazioni di emergenza o di eccezionalità legate ai grandi eventi – una particolare modalità di affidamento dei contratti pubblici, esattamente l’esperimento di una gara informale a cui siano invitati, dove possibile, almeno cinque operatori economici.
L’opacità delle procedure per l’organizzazione degli interventi in deroga non ha ovviamente risparmiato l’aspetto finanziario degli stessi;