Quantcast
Channel: Area economica
Viewing all articles
Browse latest Browse all 847

Report settimanale BNL 3 giugno 2013

$
0
0
Lo staff di iPMI.it segnala la pubblicazione del Focus BNL n. 20 del 3 giugno 2013 (download .pdf), il settimanale del Servizio Studi BNL, che fa il punto sulla congiuntura economica in Italia.

Abstract:
«A livello globale nel 2012 i giovani tra i 15 e i 24 anni senza un’occupazione erano 73 milioni, 2,5 milioni in più del 2008 mentre il tasso di disoccupazione era pari al 12,4%. In particolare i giovani europei hanno pagato un prezzo molto elevato ai cinque anni di crisi economica con un tasso di disoccupazione passato dal 15,6% del 2008 al 22,8% del 2012. In 22 dei 27 paesi dell’Unione europea il tasso di disoccupazione giovanile ha superato il 15%, con i giovani senza lavoro greci e spagnoli che rappresentano oltre la metà delle forze di lavoro nella stessa fascia di età. Austria, Germania e Paesi Bassi sono i soli paesi in cui la disoccupazione giovanile è stata inferiore al 10% mentre solo la Germania ha sperimentato una situazione migliore rispetto al 2008. Le difficoltà di inserimento/ricollocamento nel mercato del lavoro non riguardano solo le giovani generazioni europee: secondo le statistiche statunitensi sono più di un quarto i 25-34enni senza un’occupazione e in Cina non è assicurato esistano posti sufficienti a soddisfare l’offerta di lavoro dei 7 milioni di ragazzi che conseguiranno una laurea nel prossimo mese di luglio.

Disoccupazione giovanile: anche Cina e Stati Uniti tra i paesi coinvolti
Nel 2012 nel mondo i giovani disoccupati (15-24) erano 73 milioni, 2,5 milioni in più rispetto al 2008. Nello stesso periodo il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 12,4% riflettendo il peggioramento in quasi tutte le grandi aree. Nelle economie avanzate e nella Ue, in Medio oriente e in Nord Africa la crescita del tasso di disoccupazione è stata particolarmente severa, con aumenti tra i 3 e i 4 punti percentuali. Secondo l’International Labour Organization (ILO) nei prossimi cinque anni una riduzione del tasso di disoccupazione giovanile è attesa solo per le economie mature e per l’Unione europea (al 16% dall’attuale 18%), mentre nel resto mondo si prospetta un ulteriore inasprimento.
Tra il 2008 e il 2012 1,4 milioni di giovani europei (15-24enni) senza un’occupazione si sono aggiunti agli oltre 4 milioni del 2008 (di cui 800mila dell’area euro); Spagna (+352mila), Regno Unito (+240mila), Italia (+212mila) e Francia (+133mila) i paesi maggiormente colpiti. In significativo aumento anche i NEET, ovvero coloro i quali non risultano impegnati né in attività di studio o di formazione né occupati. Oltre al disagio individuale e sociale che può comportare la mancanza di partecipazione a qualsiasi forma di occupazione, ingente è anche il peso economico del fenomeno. È stato stimato che nel 2011 la perdita di PIL (dovuta a maggiori costi e minori entrate) abbia raggiunto in Europa i €153 miliardi, 34 mld in più del 2008.
In Italia gli indicatori del mercato del lavoro indicano un sensibile peggioramento della condizione dei giovani. Nel 2012 gli occupati italiani nella fascia di età 15-29 anni sono stati poco più di tre milioni, oltre 700mila in meno del 2008, il tasso di disoccupazione è stato pari al 25,2% e i NEET hanno superato i 2,2 milioni (+391mila)».

Viewing all articles
Browse latest Browse all 847

Trending Articles